Nel blu della Bandiera Blu

Salgono a 11 le Bandiere Blu ottenute della Puglia, che sale al quinto posto della classifica nazionale della FEE – Foundation For Environmental Education.

Vediamo nel dettaglio quali sono le località insignite di questo prestigioso riconoscimento:

Castellaneta Marina e la Marina di Ginosa in provincia di Taranto; Margherita di Savoia nella Bat; Polignano e Monopoli (Capitolo, Castello Santo Stefano e Lido Rosso) e Polignano a Mare (Cala Fetente, Cala Ripagnola, Cala San Giovanni e spiaggia San Vito) in provincia di Bari; Fasano (Torre Canne-Savelletri-Egnazia Case Bianche) e Ostuni (Creta Rossa, lido Fontanelle, lido Morelli Pilone, Rosa Marina) nel Brindisino; Melendugno (Roca, San Foca Centro, San Foca Nord-Torre Specchia, Sant’Andrea, Torre dell’Orso), Castro (La Sorgente e Zinzulusa), Otranto (Alimini-Baia dei Turchi-Santo Stefano, Castellana Porto Craulo, Madonna Altomare e Porto Badisco) e Salve (Pescoluse-Posto Vecchio e Torre Pali) in provincia di Lecce. 

E’ importante ricordare che i criteri di scelta delle località non vertono esclusivamente sulla qualità delle acque di balneazione, ma anche per il buon funzionamento della raccolta differenziata, della presenza di aree pedonali e piste ciclabili, oltre che spazi verdi e spiagge attrezzate.

Resta inteso dunque, e questo va sottolineato, che la Puglia possiede anche tante altre località degne di far svettare la Bandiera per la qualità eccellente del mare, ma che spesso questi stessi luoghi si trovano in aree per nulla attrezzate (per fortuna aggiungerei io), senza lidi né spazi verdi ecc. Sono delle proprie e vere oasi dove del turismo di massa non vi è ancora traccia. Spiagge selvagge, a volte raggiungibili solo via mare, come quelle che è possibile trovare sul Gargano (rimandato al 2016) ed in alcune località salentine (vedi Santa Caterina e Porto Selvaggio), quelle che ancora parlano pugliese al 100% e restano roccaforti di chi la Puglia la piglia così com’è.